Una notizia inquietante per quanti sono alla ricerca di un’abitazione in affitto: dopo 5 anni di stallo infatti, i canoni di locazione tornano a crescere dell’1,7%. Questo parallelamente alla crescita delle domande di case in affitto che, nello specifico, evidenziano quanto i nuclei familiari (per esigenze di spazio) rappresentano e condizionano il mercato, ricercando appartamenti trilocali (+2,4%) e quadrilocali (+3,3%). Lo evidenzia il  Rapporto sulle locazioni 2015 di Solo Affitti, franchising immobiliare specializzato nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), elaborato con il supporto di Nomisma. Dunque, se nel Paese nell’ultimo anno gli affitti sono scesi del 2%, in determinate città invece si registrano forti aumenti: Bologna (+11,6%), Perugia (+9%) e Bari (+8,5%). Oltre la media nazionale l’aumento a Napoli (+6,3%), Genova (+5,5%) e Catanzaro (+5,2%). A trainare il mercato Milano, forte dell’Expo, mentre, al Sud, con Palermo al -7,7% il trend sembra essere addirittura opposto. Alte metrature in grandi città, che evidenziano – per componenti – richieste da parte di famiglie, esponendole però a sacrifici economici non da poco. Anche perché il dossier sottolinea che nella maggior parte dei casi si tratta di ‘prima abitazione’. Mediamente in Italia (mediamente: calcolato tra nord e sud) un affitto si aggira sui 516 euro, 558 euro se l’appartamento è ammobiliato, e 572 se dotato di garage. Nello specifico, Milano è la città più cara (canone medio di 916 euro), seguita da Roma (809). Seguono quindi Firenze (645 euro), Bologna (568 euro), Venezia (566 euro), Napoli (546 euro). Vivere in affitto costa meno che altrove a Potenza (379 euro), Campobasso (381 euro), Perugia (396 euro) e Catanzaro (399 euro). Insomma non si prefigurano tempi sereni per le numerose famiglie con monoreddito nelle grandi città…

M.